Madonna dei Fornelli si trova a 798 metri s.l.m. nel Comune di San Benedetto Val di Sambro (BO) tra le città di Bologna e Firenze. Il territorio, ricco di tradizioni, è meta ambita per la villeggiatura estiva grazie ai paesaggi suggestivi e al piacevole clima.
Il paese, nonostante abbia cominciato a formarsi soltanto a partire dalla fine dell’ottocento, in passato ebbe certamente una sua importanza storica. In queste terre si snodava infatti l’antichissimo tracciato viario della Flaminia Militare, la Strada Romana fatta edificare dal Console Flaminio nel 187 a.C.. Questo importante asse stradale permetteva di collegare Bologna con la città di Arezzo. La via saliva dalla vicina Monzuno, toccava le località Monte Venere, Cedrecchia, Madonna dei Fornelli per poi proseguire valicando il Monte Bastione e spingendosi dentro la Toscana. Una delle principali strade di Madonna dei Fornelli è tuttora nota a tutti come Via Romana Antica a testimonianza della locale presenza di questa strategica arteria viaria.
Oggi numerosi amanti del trekking e della mountain bike esplorano un pezzo di storia e vivono appieno la bellezza di questi luoghi percorrendo quella che è diventata una delle principali attrattive turistiche del territorio: la Via Degli Dei. Il percorso è stato ideato alla fine degli anni ‘90 da un gruppo di escursionisti bolognesi e ricalca per circa il 65% il tracciato della Flaminia Militare. Questo sentiero, che congiunge Bologna a Firenze, viene così chiamato perché percorre le cime della dorsale del versante emiliano i cui nomi ricordano divinità pagane: Monte Adone, Monte Venere e Monte Luario.
Madonna dei Fornelli è conosciuta anche come tappa della Via Mater Dei, il cammino dedicato ai Santuari Mariani dell’Appennino Bolognese.
Il pellegrinaggio, lungo circa 140 km, si sviluppa in 6 tappe e collega la città di Bologna a 8 comuni della montagna (Pianoro, Loiano, Monghidoro, San Benedetto Val di Sambro, Castiglione dei Pepoli, Camugnano, Grizzana Morandi e Firenzuola), incontrando le comunità che da secoli proteggono e curano i luoghi di fede che sono i pilastri dell’Appennino. Un Cammino diverso da tutti, sia interiore che fisico, che intreccia religiosità e laicità.